Eventi nell’ultima settimana di Novembre

 Giovedì 21 Novembre. Presentazione di Maria al Tempio o sia Madonna della Salute


FORNI DI SOPRA, chiesa della Madonna della Salute

Ore 15 Rosario

Vespri sulle note delle tradizionali melodie popolari - patriarchine

Esposizione eucaristica con recita delle pie suppliche alla Madonna della Salute


Domenica 24 Novembre. Ultima dopo la Pentecoste, che precede l’Avvento.


UDINE, chiesa di san Bernardino 

Ore 17 Messa cantata


Messa a Forni di Sopra

 Domenica 17 Novembre 2024

FORNI DI SOPRA (UD), chiesa della Madonna della Salute

Ore 16.15  Rosario, litanie e suppliche alla Madonna

Ore 17.00 Messa cantata 

[Posizione: a metà strada tra la chiesa parrocchiale dell’Assunta, e quella di s. Giacomo, cioé tra borgo Cella e borgo Vico, sulla Statale.]

Ricomincia il seminario tomistico permanente udinese

 Se la liturgia dei nostri Padri è fondamentale per la conservazione intatta della retta fede, come dice l’adagio, «legem credendi lex statuat supplicandi» (San Prospero d’Aquitania), é altresì importante, per chi vuole aver chiare, pur nei limiti umani, le somme verità a cui diamo la nostra fede, lo studio della teologia classica, soprattutto dell’Angelico Dottore San Tommaso d’Aquino. 

La Società Internazionale Tommaso d’Aquino - SITA sezione Lombardo-Veneto e Friuli organizza, come negli anni passati, il “Seminario permanente di studio dei testi di s. Tommaso d’Aquino”.

Siamo nel triennio di giubileo di San Tommaso. Appena trascorso il 700° anniversario della canonizzazione del Santo, quest’anno cade il 750º della sua morte, mentre il 2025 sarà l’800º anno dalla morte. 

Le sei lezioni, a cadenza mensile e ingresso libero, saranno tenute sulla Summa Theologiæ dal professor Giovanni Turco, direttore della sezione SITA friulana e lombardo-veneta, e di quella di Modena e Reggio, socio della Pontificia Accademia Romana S. Tommaso d’Aquino, già docente presso l’Università degli studi di Udine.

Il luogo degl’incontri di studio è la casa canonica del Duomo di Udine in via Artico di Prampero nº 6 (l’ultima laterale a sinistra andando da piazza Duomo a via Savorgnana).

La prima lezione si terrà oggi, giovedì 14 novembre alle ore 19,00, verterà sul tema “Lo Spirito Santo come Amore e come Dono.”

Si pubblica la locandina col programma completo.

Partecipazione libera. Per informazioni rivolgersi alla SITA, o scrivere a unavoceudine@outlook.it



In aggiunta, venerdì 15 novembre, a partire dalle ore 9, al Ginnasio Liceo Stellini (p.zza I Maggio, e nel pomeriggio all’Università di Udine (v. Tomadini 3), si terrà un convegno dedicato al filosofo friulano Sergio Sarti, con la partecipazione, tra gli altri, di noti accademici soci della SITA o di Una Voce Udine. Per i dettagli, si rimanda al sito dell’Università di Udine.

Messe in rito antico nella prima metà di Novembre: sensibili variazioni al programma

 Venerdì 1 Novembre. Ognissanti. Festa di precetto

PORDENONE, chiesa della Santissima Trinità 

Ore 18.00 Messa cantata in gregoriano 

(Come ogni domenica e festa di precetto)

N.B. Non saranno celebrate altre Messe in rito antico in Friuli il 1 Nov.


Sabato 2 Novembre. Commmemorazione dei Defunti.

MARIANO DEL FRIULI (GO), chiesa parrocchiale di San Gottardo

Ore 18.00 Messa da requiem cantata in gregoriano, con assoluzione al catafalco 

N. B. 

  • Non vi saranno le consuete divozioni al mattino come ogni primo sabato del mese.
  • Non verrà celebrata la Messa a UDINE (se ne canterà una durante l’ottavario dei Morti).


Domenica 3 Novembre. IV dopo l’Epifania.

PALUZZA FRAZ. RIVO (UD), chiesa di San Lorenzo

Ore 17.00 Messa privata

Mercoledì 6 Novembre. 

UDINE, chiesa di san Bernardino 

Ore 18.00 Messa da requiem cantata in gregoriano, con assoluzione al catafalco. 

Sarà offerta, come ogni anno, per i soci defunti della nostra Associazione.


Sabato 9 Novembre. Dedicazione della Basilica Lateranense

MARIANO (GO), chiesa di San Gottardo 

Ore 9.30 Rosario con canto delle litanie. Disponibilità di confessore in sacrestia.

Ore 10.15 Messa privata 


Domenica 10 Novembre. V dopo l’Epifania.

UDINE, chiesa di San Bernardino

Ore 17.00 Messa cantata



***

Per qualsiasi informazione contattare unavoceudine@outlook.it





Udine - Messa “tridentina” il 27 settembre

 Domenica 27 settembre 

UDINE, chiesa di S. Bernardino 

Ore 18,00 Messa cantata (non alle 17!)

Facciamo notare che domenica si farà cambio con l’ora solare, quindi ci troveremo un’ora in anticipo rispetto ai nostri orologi, finché non li avremo portati indietro di un’ora. La messa é programmata ugualmente alle solite ore, le 18 solari.

S. Messa domenicale nel rito romano tradizionale celebrata dinanzi all’allora Aricevescovo di Udine mons. A. B. Mazzocato (2023)

Alcuni dei nostri amici si troveranno nella Città Eterna per il pellegrinaggio ad Petri sedem, che da tredici anni ha per tema la messa latina tradizionale: li salutiamo di cuore, e auguriamo loro di tornare dal viaggio sani, e custoditi nello spirito.

ANNUNCIO CANCELLAZIONE

 La Messa programmata in Carnia per 

Domenica 20 Ottobre 

a cura del Coetus Sanctus Hilarius nella chiesa del Crocifisso di Timau é 

C A N C E L L A T A

per necessarî impegni del celebrante. 


Messa a Udine 13 Ottobre

 Domenica 13 Ottobre 2024: XXI dopo Pentecoste 

UDINE, chiesa di s. Bernardino 

Ore 17.30 Rosario

Ore 18.00 Messa cantata



Messe in settimana

Nel mese di Ottobre, dedicato alla Madonna, e particolarmente al Rosario, si reciterà una corona, meditando cinque misteri, mezz’ora prima di ogni Messa, come a Maggio.


Sabato 5 Ottobre 2024

MARIANO del Friuli (GO), chiesa parrocchiale di s. Gottardo

Confessore in sagrestia

Ore 9.30 Rosario in latino, canto delle Litanie e preci

Essendo eretta canonicamente fin dal 1891 la Confraternita del S. Rosario presso la chiesa di Mariano, il parroco pro tempore ha la facoltà di benedire i Rosari con la formula riservata ai Domenicani, con le annesse indulgenze riservate e i privilegi. 
Prima della S. Messa, nell’occasione verranno benedette tutte le corone che i fedeli porteranno con sé a tale scopo.

10.15 Messa bassa 


Domenica 6 Ottobre

PALUZZA (UD),  chiesa di s. Daniele

Ore 17.30 Rosario

Ore 18.00 Messa cantata


Lunedì 7 Ottobre. Festa del Rosario, già della “Madonna delle Vittorie” e 453º anniversario della vittoria di Lepanto.

UDINE, chiesa di s. Bernardino 

Ore 16.30 Rosario completo di quindici misteri in onore della B. V. Maria, in rendimento di grazie per la vittoria navale contro i Turchi del 1571, e per le seguenti intenzioni:

- Per il bene della Chiesa e la santificazione di tutti i suoi membri, in particolare i sacerdoti ed i monaci, considerando le parole di Gesù Cristo “portae inferi non praevalebunt adversus eam”;

- Per i giovani e le famiglie, che sono il futuro;

- Per l’apostolato della fede cattolica.



IN MEMORIA DI DON RINO LAVARONI

 IN MEMORIA DI DON RINO LAVARONI

La Sezione Udinese di Una Voce Italia ricorda lo storico cappellano delle Messe in rito antico a Udine

Il giorno 15 Agosto 2024, festa in cui commemoriamo la preziosa morte, e gloriosa Assunzione al Cielo della Beatissima Vergine Maria, verso le tre del pomeriggio, “circa horam Nonam” (Matth. 27,46), l’ora in cui morì nostro Signore, ha reso l’anima a Dio, in pace e in preghiera, don Rino Lavaroni, all’età di ottantun’anni.

Nato a Remanzacco (Udine) il 16 Aprile 1943, entrato bambino nel Seminario di Udine, di cui assistette all’inaugurazione del nuovo palazzo nel 1956 alla presenza del card. Roncalli, e ordinato sacerdote il 2 Aprile 1967, svolse il suo ministero per gran parte fuori dal Friuli: prima in Toscana, nella Diocesi di Prato, per la quale fu ordinato, poi, per trentacinque anni, negli Stati Uniti d’America, nell’Arcidiocesi di Newark: in ultimo fu parroco presso la comunità italiana del Sacratissimo Rosario in Jersey City.

Nel 2001 fu testimone dell’attentato terroristico alle Torri Gemelle, forte esperienza su cui rilasciò più volte interviste.

In seguito, tornato in Italia, superò una grave malattia, cui ne succedettero altre, sopportate cristianamente e vinte, sino all’ultima, che gli fu fatale.

Nonostante fosse rimpatriato per ragioni di salute, stabilendosi nella casa paterna di Remanzacco, e già avanzando l’età, non rinunziò al suo santo servizio di pastore.

Non solo collaborava con la sua parrocchia, e quella della vicina Cerneglons, ma regolarmente prestava servizio in diverse realtà friulane che richiedevano il suo aiuto, presenziava a pellegrinaggi e incontrava varii gruppi di persone che si riunivano per pregare. Si rese disponibile a celebrare a Udine, avendola già rimessa in pratica nel Nuovo Mondo, la Messa in rito antico, servizio che rese per quindici anni. La Messa in latino era organizzata allora dalla Sezione Udinese dell’Associazione Una Voce nella chiesa di S. Spirito delle Ancelle della Carità. Qui don Rino cantò Messa per oltre un decennio, fino al trasferimento, nel 2022, a S. Bernardino, chiesa annessa al Seminario Arcidiocesano, dov’egli aveva ricevuto gli Ordini Minori sino al Suddiaconato, e che a suo tempo curò come sagrista e cerimoniere.

Primo decennio del Duemila,
Don Rino celebra la Messa tradizionale di Natale
al Ss.mo Rosario in Jersey City

Ricordiamo l’aneddoto che il defunto Padre spesso raccontava, riguardo a come avesse ripreso a celebrare la messa nell’antico rito. Durante il suo ministero a Jersey City, la comunità che celebrava il rito tradizionale si trovò in ambasce per un’improvvisa assenza del sacerdote che avrebbe dovuto dire la Messa domenicale. Accorsero quindi da don Rino, che trovarono disponibile in breve. Gli chiesero con urgenza di celebrate la santa Messa, perché i fedeli l’attendevano e altrimenti ne sarebbero stati privati. Il caro Padre non ha saputo negarsi a una tale richiesta; era preoccupato, però, di non celebrare degnamente la vecchia Messa, dopo anni d’oblio. Conviene infatti ricordare che don Rino visse la tradizionale liturgia in latino nella sua giovinezza, e alla sua Ordinazione sacerdotale era in uso il rito romano riformato del 1965, che, pur in parte modificato, molto ancora manteneva dei testi e delle cerimonie antichi, e rimase in uso per meno di cinque anni, sino all’introduzione del nuovo Messale di Paolo VI. Il cerimoniere locale allora promise di guidarlo attentamente. Cominciata quindi la sacra liturgia, don Rino si ricordò man mano i gesti e le parole di quella cerimonia, che per anni aveva frequentato e servito, e d’allora si aprì una nuova prospettiva. Il rito romano antico rimase sempre nel suo cuore.

Don Rino si è sempre sentito fortemente impegnato nel suo ministero sacerdotale, sino alla fine. Amava la predicazione: a Udine teneva delle lunghe omelie, che si sentiva essere molto personali, nelle quali non solo esprimeva chiaramente i valori cristiani di sempre, ma li arricchiva di spiritualità vissuta, e rendeva gli ascoltatori partecipi dell’esperienza di cui aveva fatto tesoro. Trasmetteva una spiritualità semplice e intensa, accessibile a tutti gli uomini di buona volontà, sì come é universale la chiamata di Cristo alla santità. Pure illustrando bene le ricchezze della fede, non si esprimeva con barocchismi di linguaggio o di ragionamento, ma soprattutto si teneva lontano dalle vuote parole e dalla debolezza di pensiero, di cui oggi tanto facilmente si accusano i preti, e dall’ipocrisia, che non aveva timore di criticare.

Egli, però, si segnalava sopra tutto per la grande disponibilità. Era pronto ad andare dove lo avessero chiamato, se le forze glielo consentivano; non negava mai una confessione, perché sapeva che con Dio, per il pentimento e la grazia, non esistono orarii; ben volentieri riceveva i fedeli che volevano scambiare delle parole o chiedevano benedizioni. La volta che si negava, era perché aveva già preso un impegno con altri. A casa sua passava continuamente della gente, o perché richiedevano del suo aiuto, o perché gli volevano bene portandogli vivande fresche, che aveva piacere di condividere, o per dargli una mano con i tanti piccoli lavori di cui necessita una casa.

2022

Don Rino amava sopra tutto il santo sacrificio della Messa. Chi è venuto alle messe “tridentine” a Udine, ha visto don Rino anche salire all’altare a fatica, negli ultimi tempi, reggendosi a un bastone, quando nemmeno lui credeva che ce l’avrebbe fatta: non dubitiamo che il Signore gli abbia reso in qualche momento la forza dell’antica giovinezza per quelle parole “Introibo ad altare Dei - Ad Deum, qui lætificat juventutem meam.” ecc., che si recitano all’inizio della Messa, pur nell’estrema sua vecchiaia. Quelle parole, poste coll’intero salmo 42 al principio di ogni s. Liturgia da Pio V nel 1570, uniformando la consuetudine medievale di recitarle in privato prima del rito, significano l’eterna giovinezza in Dio dei servi a lui fedeli, che sarà vissuta perfettamente solo in Cielo. Si é visto, pure, il caro trapassato Padre più volte cantar Messa con cappotto e sciarpa sotto i paramenti in una chiesa gelata dal freddo invernale: egli sapeva che, a suo tempo, era l’unica risorsa della Messa in rito antico e ha compiuto ogni sforzo per tale apostolato, così come per aiutare il prossimo, sino quasi a star male. Come potranno non andare a lui i nostri suffragi, e noi non preservare la sua memoria nelle nostre preghiere?

 Contuttociò si aggiunge ch’egli era persona amabile e aveva sempre il sorriso per un viso nuovo o un vecchio amico, una carezza per ogni bambino. Apprezzava l’arte e la bella musica.

Ora che è morto tante persone ne sentiranno la mancanza, ma negli ultimi giorni esse hanno fatto sentire a lui la loro vicinanza. All’ospedale la sua stanza é stata continuamente visitata da tanti amici, o, per meglio dire, figli, accolti con cordialità, e un fil di voce. Anche se non riusciva quasi a parlare, persino il giorno prima di morire dava i suoi consigli, citava le ss. Scritture, e pregava incessantemente: è stato edificante per chi gli stava attorno. Tra le sue ultime parole vi sono state, oltre all’esortazione alla carità verso tutti, quelle di s. Paolo, che egli aveva fatto suo motto: “Bonum certamen certavi, cursum consummavi, fidem servavi.” (II Tim. 4,7). Ho combattuto la buona battaglia, ho compiuto la mia carriera, ho conservato la fede.

Don Rino ha dimostrato la sua devozione alla Messa in latino anche in morte, facendosi seppellire rivestito dei paramenti tradizionali del rito antico.

Vegliato per tutta la notte e tumulato nella tomba di famiglia nel cimitero di Remanzacco, dopo partecipatissime esequie, speriamo ora che il sacerdote di Dio abbia la sua ricompensa in cielo, considerando quanto ha donato ai mortali su questa terra.

Vogliamo quindi aggiungere, parafrasando il seguito della citata lettera paolina, che, per quel che resta, è pronta per lui la corona della giustizia, che gli darà in quel giorno il Signore, il giusto giudice, e non solo a lui ma a tutti quelli che amano la sua venuta.

“In reliquo deposita est mihi corona justitiæ, quam reddet mihi Dominus in illa die, justus judex: non solum autem mihi, sed et iis, qui diligunt adventum ejus.” (II Tim. 4,8).

L’Associazione Una Voce Udine - dal 1984 per la salvaguardia della liturgia latina tradizionale - Membro di Una Voce Italia 

con

La comunità che frequenta la messa in rito antico a Udine. 

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Lunedì 16 Settembre 2024 alle 18,30 sarà cantata una Messa solenne di requiem in terzo nel trigesimo di don Rino Lavaroni presso la chiesa di s. Bernardino in Udine (viale Ungheria angolo via Ellero). 
Sarà eseguito il Requiem di L. Perosi.

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2022


2014
2021
Corpus Domini 2022

8º PELLEGRINAGGIO AD AQUILEJA - Sabato 14 settembre

 


Sabato 14 maggio 2024, festa dell’Esaltazione della s. Croce, la Compagnia di s. Antonio propone per l’ottavo anno il pellegrinaggio da Belvedere, dove sbarcò s. Marco Evangelista, ad Aquileja. Aquileja é la sorgente dove sgorgò l’acqua vivificante della fede in Cristo, giunta da Roma e trasmessa direttamente dagli Apostoli, donde permeò il Friuli e le terre del Nord.


L’evento é organizzato in collaborazione con l’Associazione Una Voce Italia, sezioni di Udine e di Pordenone, con la Società Internazionale Tommaso d’Aquino sezione FVG e il Circolo Culturale Cornelio Fabro di Udine.


Il programma rimane il consueto. Alle 8.30 partirà un pulmino da Aquileja (presso l’hotel I Patriarchi) alla volta di Belvedere S. Marco, per comodo dei pellegrini che vogliano lasciare l’automobile nei pressi della Basilica.

Ci s’incamminerà alle ore 9.00 da Belvedere S. Marco, dopo una preghiera iniziale presso la chiesetta di s. Antonio, pregando il Rosario e portando visibili i segni della fede, lungo la via Julia Augusta, per arrivare alla chiesetta di Monastero di Aquileja.  

Nella chiesetta avrà luogo la la s. Messa in Rito Romano Antico: la liturgia celebrata per molti secoli dagli antichi Padri, e dall’orbe cattolico fino alla metà del secolo scorso. Il rito sarà interamente cantato in latino.

La ricorrenza liturgica sarà l’Esaltazione della s. Croce, festa che ricorda il recupero del legno della Croce di Cristo dalle mani dei Persiani nell’anno 630 da parte dell’imperatore Eraclio.


Alla messa seguirà la processione alla volta della basilica. I pellegrini cammineranno lungo la Via Sacra, all’ombra dei cipressi, tra verdi prati e antichità romane, accompagnati dal canto in latino dei salmi graduali. Tali salmi (dal 119 al 133 nella Volgata) sono così chiamati - canticum graduum, cantico delle salite - probabilmente per il fatto che essi erano cantati nei pellegrinaggi annuali in cui i Giudei salivano a Gerusalemme e al tempio. 

Nella piazza antistante la basilica sarà fatta pubblica professione di fede con la recita del Credo Aquilejese. Di qui, cantando le litanie dei Santi, si procederà in Basilica, e nella cripta si farà la venerazione con incensazione delle reliquie dei Martiri Aquilejesi.


Alle 13.30 presso l’hotel Patriarchi sarà imbandito un classico pranzo friulano, su prenotazione.


Alle 15.00 una conferenza di formazione cattolica arricchirà il pellegrinaggio.


NOTA DEL SACERDOTE: Con il pellegrinaggio e le funzioni sacre ci poniamo con spirito penitenziale dinanzi alla Maestà di Dio per impetrare la conversione e il perdono dei peccati e ottenere le grazie necessarie ala salvezza delle anime e per il bene della s. Chiesa.


S’invitano pertanto i partecipanti a voler offrire a Dio il digiuno e l’astinenza nella giornata che precede il pellegrinaggio con questa intenzione.

I gentilissimi pellegrini sono inoltre pregati di vestirsi decorosamente: pantaloni e gonne sotto il ginocchio, maniche sotto il gomito; evitare abiti aderenti, trasparenti, e scollatura.


Per informazioni / prenotazioni :

Compagnia di Sant’Antonio: tel 347 396 1396

compagniasantantonio@libero.it



Prossime Messe in rito antico nel mese di Settembre

 Le Messe alla Santissima in Pordenone, dopo l’interruzione delle scorse settimane, sono ricominciate, ogni domenica e festa di precetto alle 18.


Sabato 7 Settembre 2024

Mariano del Friuli (GO), chiesa di s. Gottardo

Ore 8.30 Rosario

Ore 9.15 Messa bassa.

Confessore in sagrestia.


Domenica 8 Settembre. Festa della Natività di Maria

Udine, chiesa di s. Bernardino

Ore 17.20 Rosario e canto delle Litanie all’altare della Madonna

Ore 18.00 Messa cantata. Programma musicale: Missa Te Deum Laudamus di Lorenzo Perosi; Credo III gregoriano; Benedictus di Giuseppe Rota; Ave Maris Stella gregoriana.



Sabato 14 Settembre. Festa dell’Esaltazione della santa Croce.

Aquileja (GO), chiesa di Monastero e Basilica

PELLEGRINAGGIO














Domenica 15 Settembre. Sette Dolori di Maria

Timau di Paluzza (UD), santuario del ss. Crocifisso al Tempio Ossario

Ore 18.00 Messa cantata


Lunedì 16 Settembre. 

Udine, chiesa di s. Bernardino 

Ore 18.30 Requiem solenne nel trigesimo di don Rino Lavaroni. 














Domenica 22 Settembre.

Udine, chiesa di s. Bernardino 

Ore 18.00 Messa cantata


Domenica 29 Settembre. Festa della Dedicazione di s. Michele Arcangelo

Udine, chiesa di s. Bernardino 

Ore 18.00 Messa cantata

Avviso di Una Voce Pordenone

 Si avvisa che le Ss. Messe alla Santissima in Pordenone sono sospese fino a data da stabilire per indisponibilità di celebranti.

Domenica 1 settembre

 Domenica 1 Settembre 2024

RESIA (UD), chiesa di s. Giorgio


Ore 17.30 Santa Messa cantata


Avviso cancellazione a Pordenone

 La messa di questa domenica 18 agosto in programma alle ore 18 a Pordenone è CANCELLATA   causa indisposizione celebrante.


A UDINE la celebrazione é CONFERMATA questa domenica alle ore 18.00

Messe in Agosto 2024

 Si evidenzia che questo mese non sarà seguito il consueto programma delle messe udinesi la seconda e quarta domenica: l’ultima domenica di Agosto (25) il parroco di Resia canterà Messa a Paluzza nella chiesa di s. Daniele per la ricorrenza del Santo Patrono della regione carnica, il martire Ilario; la Messa a Udine si farà invece la terza domenica (18). Inoltre a Ferragosto la celebrazione subirà una sensibile variazione di orario, come illustrato nel seguente calendario. 

Auguriamo a tutti un sereno proseguimento d’estate.


Domenica 11 Agosto

UDINE, chiesa di s. Bernardino 

Ore 18 Messa cantata 


Giovedì 15 Agosto, Assunzione di Maria

UDINE, chiesa di s. Bernardino 

  • VARIAZIONE D’ORARIOSiamo costretti ad avvisare che, per stato di necessità, la messa programmata al mattino viene posticipata alle 18. 
PORDENONE, chiesa della Ss. Trinità   CANCELLATA
  • Alla stessa ora, come ogni domenica, verrà cantata una messa anche nella chiesa della Ss. Trinità in Pordenone. 


Domenica 18 Agosto

UDINE, chiesa di s. Bernardino

Ore 18 Messa cantata


Mercoledì 21 Agosto, festa di s. Giovanna Francesca Frémyot de Chantal

FANNA (Pordenone), santuario di Madonna di Strada

CONVEGNO DEGLI AMICI DI “INSTAURARE”

Ore 9.15 Messa votiva di S. Spirito, cantata in rito antico

Ore 10.45 Inizio dei lavori  

Ne abbiamo scritto poc’anzi QUI e per ulteriori informazioni: http://www.instaurare.org/


Domenica 25 Agosto, festa S. Ilario Martire, patrono della Carnia

PALUZZA (Udine), chiesa di s. Daniele Profeta

Ore 18 Messa cantata


CONVEGNO ANNUALE DEGLI “AMICI DI INSTAURARE”

 CONVEGNO ANNUALE  

DEGLI «AMICI DI INSTAURARE»


Il giorno mercoledì 21 agosto 2024, presso il Santuario di Madonna di Strada, a Fanna (Pordenone) si svolgerà il 50° convegno annuale 

degli «Amici di Instaurare».

 

Il tema generale sarà:

 

«La regalità sociale e politica di Gesù

Cristo: storia, significato, problemi attuali»

 

Parleranno: il Prof. John

RAO, emerito dell’Università St. John

University di New York, e il Prof. Danilo CASTELLANOdirettore di Instaurare.


 

Cfr. http://www.instaurare.org/


Sarà preceduto dalla s. Messa in rito romano antico.


Tutte le informazioni sono reperibili

pag. 3 dell’ultimo numero della rivista (Gennaio - Agosto 2024):





Messa cantata domenica 4 agosto a Timau

 Domenica 4 agosto, XI dopo Pentecoste

Timau (Paluzza, UD) Chiesa del ss. Crocifisso - Tempio Ossario 

Ore 18 Messa in rito antico cantata in gregoriano.

Interverrà la Schola Cantorum Forojuliensis diretta dal Mº Giovanni Zanetti.

Oggi diretta col prof. Brunettin sul pellegrinaggio ad Aquileia

 


Oggi diretta alle 18:00, sul canale youtube di “Fede & Cultura” con Gaetano Masciullo e il prof. Giordano Brunettin.

Ad Aquileia in difesa della Tradizione.

https://youtube.com/live/a4hKivx7d10


Insieme al prof. Giordano Brunettin (della sezione pordenonese di Una Voce, una delle associazioni che organizza il pellegrinaggio) si presenterà il pellegrinaggio tradizionale ad Aquileia che si terrà il prossimo 14 settembre, festa dell'Esaltazione della Santa Croce. Un'occasione utile per riscoprire e difendere l’importanza e la bellezza della Messa tradizionale.


Vespri di San Giacomo ai Forni di Sopra

 Si segnala che quest’oggi, 25 luglio, festa di S. Giacomo Maggiore, alle ore 18 si celebreranno i secondi Vespri, alla vecchia maniera, nella chiesa ad egli dedicata a Forni di Sopra in borgo Vico, in canto patriarchino popolare di montagna. [via Latteria]

Con il bel tempo insieme alla tregua concessa dal caldo, si rende molto invitante una passeggiata nel verde lucente del parco naturale delle Dolomiti Friulane.

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Chi voglia venerare una reliquia di s. Giacomo, ne può trovare una esposta nella omonima chiesa di Udine.


Notizie del pellegrinaggio ad Aquileja

Si pubblica un articolo recentemente apparso sul bollettino UNA VOCE, periodico trimestrale, nº 89-91, uscito da poco e disponibile in chiesa, sul pellegrinaggio ad Aquileja dell’anno scorso, che si compie da otto anni con la celebrazione della liturgia tradizionale. Scarica bollettino completo

Il prossimo si terrà sabato 14 settembre con lo stesso programma; a breve ne pubblicheremo i dettagli. 

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AD AQUILEJA IL VII PELLEGRINAGGIO DELLA TRADIZIONE

di Tommaso Ganzini

Il giorno 16 settembre 2023 si è rinnovato l’annuale pellegrinaggio ad Aquileja, per la settima volta, indetto e organizzato dalla Compagnia di Sant’Antonio, con la collaborazione della Società Internazionale Tommaso d’Aquino Sezione Friuli-Venezia Giulia, del Circolo Cornelio Fabro di Udine, dell’Associazione Una Voce Italia Sezione di Pordenone. Hanno partecipato non solo locali fedeli amanti e sostenitori della cattolica tradizione, tra cui diversi soci di Una Voce Udine e abituali ministranti alla liturgia more antiquo a Udine, Mariano del Friuli e sui monti della Carnia, ma anche pellegrini provenienti da Trieste, Veneto, Slovenia, Carinzia e Baviera.

Ad Aquileja, infatti, secondo la tradizione della Chiesa, il Vangelo di Gesù Cristo fu dapprima annunziato da san Marco. Nei secoli successivi, l’evangelizzazione s’irradiò nelle regioni circostanti. Primo vescovo d’Aquileja fu sant’Ermagora che, eletto da san Marco, ricevette il sacro ordine dell’episcopato in Roma da san Pietro. Ermagora consacrò le radici della Chiesa aquilejese col sangue, subendo il martirio col suo diacono Fortunato (vere Fortunatus! ... canta la sequenza patriarchina). Poi, una candida e gloriosa schiera di Martiri – come canta l’Inno Ambrosiano – ha illustrato le origini della fede nella cosiddetta Roma del Nord, sicché davvero possiamo dire coi versi di monsignor Giuseppe Ellero:

Siam la stirpe dei martiri indoma 
Che Aquileja consacra nei canti, 
La progenie che all’orde calanti 
Gettó l’ultima luce di Roma.

Per questo desideriamo ricordare ed onorare i nostri Padri nella fede, coloro che hanno seminato la parola del Vangelo e piantato la fede in Gesù Cristo nei territori d’Aquileja. Vogliamo continuare a guardare a questi Padri per nutrirci della loro sapienza e della loro esperienza, fondate sulla testimonianza degli Apostoli. Siamo tornati quindi alle sorgenti della nostra fede di tradizione marciana per confermarla e rafforzarla con l’aiuto della pre- ghiera, dei sacramenti e della penitenza, per chiedere al Signore, invocando l’intercessione di Maria santissima cui è dedicata la basilica aquilejese, il perdono delle nostre colpe e il dono della conversione del cuore.

Dopo una preghiera alla chiesa di S. Antonio Abate, il pellegrinaggio è partito alle ore nove di una ridente mattina da Belvedere San Marco, ove sbarcò l’Evangelista, alla volta della piccola chiesa di Monastero d’Aquileja, guidato da don Michele Tomasin, parroco di Mariano del Friuli, portando in processione la statua della Beata Vergine, nonché labari e vessilli della Madonna e dei santi Patroni. Al passaggio della sacra comitiva, molti viandanti e ciclisti si sono fermati e segnati devotamente. Durante il cammino si è pregato il Rosario completo in alternanza con inni sacri. Giunti alla destinazione, i pellegrini si sono ricongiunti ad altri già presenti in chiesa e poco dopo è stata cantata secondo il rito romano antico la Messa del giorno, santi Cornelio e Cipriano Martiri, con la commemorazione di sant’Eufemia, titolare della Basilica di Grado che come Aquileja fu sede patriarcale. Ha celebrato la Messa e tenuto la predica il reverendo Alberto Zanier di Resia, mentre il coro Laetificat Juventutem Meam di Vicenza, diretto dal maestro Mattia Cogo, ha cantato la Missa Choralis di Oreste Ravanello, alternatim con l’ordinario Orbis Factor.

Al termine, dopo il canto dell’antifona In viam pacis, è partita la processione verso la basilica, condotta da don Tomasin, nel corso della quale si sono cantati tutti i salmi graduali, nonché il Parce, Domine e il Christus vincit. Giunti sulla grande piazza, presso la basilica e il battistero, sotto alla lupa di Roma, s'è fatta la pubblica professione di fede con la recita del Credo aquileiese: 

«Credo in Dio Padre onnipotente, invisibile e impassibile; e in Gesù Cristo unico figlio suo nostro Signore, che è nato per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine, fu crocifisso sotto Ponzio Pilato e sepolto, discese agl’Inferi, il terzo giorno è risorto, è asceso al Cielo, siede alla destra del Padre: di là verrà a giudicare i vivi e i morti; e nello Spirito Santo, la Santa Chiesa, la remissione dei peccati, la risurrezione di questa carne. Al di fuori di questa fede, che è comune a Roma, Alessandria e Aquileja, e che si professa anche a Gerusalemme, altra non ho avuto, non ho e non avrò in nome di Cristo. Amen».

Dopo la recita, sono state intonate le Litanie dei Santi e ci si è diretti processionalmente nella basilica, quindi nella cripta affrescata, sotto l’altar maggiore, ove sono esposte dietro ferrea grata le numerose reliquie dei Santi e Martiri aquilejesi. Terminate ivi le litanie, alla presenza di quasi centocinquanta fedeli, si è fatta la solenne incensazione delle reliquie dei nostri padri della fede. In seguito, ancora cantando, insieme alla Schola che ha accompagnato tutta la processione, si è usciti dalla santa basilica con passo lieto e tranquillo, rinfrancati tutti dalle solenni cerimonie di lode a Dio altissimo.

Alcune decine di pellegrini si sono ritrovati poco dopo a pranzo in un vicino ristorante, insieme con i sacerdoti e i cantori, per concludere la giornata con un incontro conviviale tra conoscenti vicini e lontani, rivedendo quindi quegli amici che vengono da lungi e si sa di trovare in occasione del pellegrinaggio. Dopo pranzo, il professor Giovanni Turco, già docente all’Università di Udine, ha esposto ai presenti una breve riflessione sulla tradizione e il rapporto dei valori eterni con l’attualità, riferendosi in particolare alle insorgenze della Vandea controrivoluzionaria alla fine del secolo XVIII.

Al termine, raccomandatisi alle reciproche preghiere, si spera che ciascuno sia tornato a casa fortificato nella lotta contro il potere delle tenebre, pronto a combattere ogni giorno la buona battaglia per Dio, la propria anima e il bene del prossimo, in attesa di ritrovarsi dopo un anno, tutti presenti e affratellati in Cristo, ad Aquileja.